Di Majo Norante
Di Majo Norante Aglianico Riserva Contado - 0.75l
Vino
Rosso
14.5
0.75l
16°/18° C
Italia - Molise
Aglianico (100%)
€ 12.00
Scheda tecnica Di Majo Norante Aglianico Riserva Contado - 0.75l
Il Contado Riserva della cantina Di Majo Norante è un Aglianico corposo e intenso, dai profumi ampi e speziati che alternano nuances di cioccolato e tabacco; in bocca si offre con un gusto morbido e vellutato ed è affinato per 18 mesi in botte. Un vino decantato persino da Papa Paolo III.
Colore
Il vino presenta colore rosso rubino con riflessi granata.
Abbinamenti
Si accompagna a cibi saporiti, primi piatti sostanziosi, selvaggina, carni e formaggi stagionati, anche a piatti vegetariani come verdure stufate, i legumi, piatti vegetali cotti al forno come parmigiana di melanzane o soufflé di verdure
Sapore
In bocca morbido e vellutato, molto armonico di buon corpo, giustamente tannico con retrogusto di amarena.
Profumo/Olfatto
Profumo ampio e intenso con sentore di frutta matura.
Cantina
Di Majo Norante
L’azienda Di Majo Norante produce vini da uve proprie sin dal 1800. Siamo in Molise, a Campobasso, nel territorio del comune di Campomarino con esattezza. È qui che si incontrano i 110 ettari vitati di proprietà aziendale, ed è qui dove la dedizione alla coltura della vite, nella famiglia Di Majo, da secoli è tramandata di generazione in generazione, per essere oggi unita alla passione per la sperimentazione e per la ricerca.
I terreni su cui sono impiantati i vigneti della tenuta, vuoi per la composizione, vuoi per l’esposizione, costituiscono un habitat particolarmente favorevole per le piante di vite. Realtà unica nel suo genere in Molise, la cantina Di Majo Norante si basa su una precisa filosofia aziendale, per cui persegue fedelmente l’obiettivo principe di recuperare e conservare varietà vitate in “via d’estinzione”. A uve classiche, quali malvasia, trebbiano, montepulciano e sangiovese, Di Majo Norante ha affiancato dapprima il bombino e l’aglianico, poi la falanghina e il greco per la produzione dei bianchi, l’ellenico-aglianico, il prugnolo e il tintilia per i rossi, e infine il moscato reale per il passito dolce. In vigna, una certosina attenzione è dedicata all’uso dei concimi, che devono essere solo di origine organica e minerale, e alla selezione delle uve durante la vendemmia. In cantina, dove incontriamo la firma enologica di Riccardo Cotarella, vinificazione e invecchiamento sono eseguiti, in primis, per esaltare tutte le caratteristiche intrinseche del frutto.
È così che la strada tracciata da Di Majo Norante, definito “astro solitario del Molise”, è ormai da anni quella di produrre “nuovi vini da antichi vitigni”. Tutte le etichette aziendali, dal Ramitello al Contado, dal Don Luigi fino ad arrivare all’Apianae - per citarne solo alcune - racchiudono antichi sapori pieni di personalità, peculiarità territoriali e varietali, e sono espressioni uniche della tipicità di una terra che, storicamente, è seconda a nessuno nella produzione di vini.