Veuve Clicquot

Veuve Clicquot Rosè - 0.75l

Tipologia

Vino

Tipologia 2

Rosè Brut

Alcol %

12.5

Formato

0.75l

Dosaggio

10 g/l

Temperatura di servizio

6°/8° C

Annata

SA

Località

Francia - Champagne

Vitigni

Pinot nero (44/48%), Chardonnay (25/29%), Meunier (13/18%)

Scheda tecnica Veuve Clicquot Rosè - 0.75l

Madame Clicquot creò il primo champagne Rosé per assemblaggio della storia nel 1818 aggiungendo una percentuale di vino rosso al Brut Yellow Label. Il risultato è Veuve Clicquot Rosé, espressione di sapore gradevole e fruttato tipico dello stile Veuve Clicquot.

Colore

Colore arancione con riflessi ramati.

Abbinamenti

A tutto pasto, si abbina a ricchi piatti di pasta ripiena, meglio se di mare. Impeccabile con una tempura vegetariana.

Sapore

Al palato è corposo, strutturato e vinoso mantendendo un'inalterata freschezza. Lunghezza e carattere sono il suo biglietto da visita.

Profumo/Olfatto

Profumo espressivo caratterizzato da aromi di fragola e fragoline di bosco molto mature.

Cantina

Veuve Clicquot
Tutto inizia nel 1772, quando Philippe Clicquot, uomo d’affari e proprietario terriero, fonda “un négoce de vin à l’enseigne Clicquot”. Una piccola realtà, che aspira a oltrepassare le frontiere per far conoscere il nuovo nome dello Champagne al mondo intero. Nel 1798, François Clicquot, figlio del fondatore della Maison, sposa Barbe Nicole Ponsardin. Sarà quest’ultima che dopo aver ereditato dal marito tutta la passione e tutte le competenze per la produzione e per la commercializzazione dello Champagne, riuscirà a far crescere l’impresa fino a farla diventare una delle Maison più famose e rinomate non solo della zona di Reims, ma di tutta la regione della Champagne. Barbe Nicole Ponsardin, infatti, rimasta vedova a soli ventisette anni, dopo la morte del marito prende in mando saldamente le redini aziendali, divenendo di fatto una delle prime grandi imprenditrici donne della storia moderna, conosciuta da tutti con l’appellativo di “vedova Clicquot”, ovvero “Veuve Clicquot”, da cui il nome stesso della Maison. Sotto la guida della giovane vedova, si conobbero alcune intuizioni che giovarono a tutta la denominazione. Dal primo Champagne millesimato, quello del 1810, fino al perfezionamento della tecnica del remuage, passando per la messa a punto della liqueur de tirage utile alla seconda rifermentazione in bottiglia, non c’è aspetto che lei non seguisse personalmente. Senza dimenticare, poi, la sua grande abilità commerciale, grazie alla quale la stessa Barbe Nicole Ponsardin riuscì nel 1814 a superare il blocco continentale che immobilizzava l’Europa negli scambi mercantili, facendo approdare il suo Champagne direttamente in Russia, a San Pietroburgo, con quella che oggi non a caso è nota come “cuvée Saint Petersbourg”. Una storia di eccellenza, insomma, che attualmente, sotto il segno del gruppo del lusso LVMH proprietario della Maison dal 1986, continua grazie a Champagne dalla personalità unica, sempre riconoscibili nella loro immediata eleganza e nella loro straordinaria raffinatezza.