Donnafugata

Donnafugata Zibibbo Secco Lighea - 0.75l

Tipologia

Vino

Tipologia 2

Zibibbo

Alcol %

12.5

Formato

0.75l

Temperatura di servizio

9°/11° C

Località

Italia - Sicilia

Vitigni

Zibibbo (100%)

Scheda tecnica Donnafugata Zibibbo Secco Lighea - 0.75l

Il Lighea è uno dei vini più celebri ed espressivi di Donnafugata: la sua fresca aromaticità esprime con semplicità e leggerezza i sapori e i profumi dell’Isola di Pantelleria, tanto da essere stato definito come un indimenticabile vino aromatico mediterraneo. Nasce da viti di Zibibbo allevate ad alberello pantesco inserito nelle tipiche conche scavate nel terreno con funzione protettiva, riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Le uve vengono raccolte tra fine agosto e metà settembre, poi diraspate, pigiate e messe a fermentare in acciaio. UN brevissimo affinamento in acciaio permette al vino di stabilizzarsi senza perdere i suoi tipici aromi primari e l’espressiva freschezza.

Colore

Si presenta di colore giallo paglierino brillante con riflessi verdognoli.

Abbinamenti

Da provare con crudo di pesce, fritture e insalate gourmet. Lo consigliamo abbinato a tutto il pesce azzurro.

Sapore

In bocca ritornano le note fruttate e floreali accompagnati da una spiccata freschezza, con buona persistenza ed un piacevole finale minerale.

Profumo/Olfatto

Al naso offre un bouquet ricco e fragrante dove alle classiche note di zagara si uniscono sentori agrumati (cedro e bergamotto) e di frutta esotica (litchi).

Cantina

Donnafugata
Guardando al panorama produttivo nazionale non è facile trovare altre realtà che in Italia si identificano in modo così profondo con il proprio territorio, come riesce a fare Donnafugata con la Sicilia. Una cantina, quella fondata negli anni Ottanta da Giacomo Rallo, che rappresenta il rinascimento dei vini non solo della provincia di Trapani e del marsalese, ma probabilmente di tutto il Sud Italia, grazie a una visione della propria terra tradizionale e contemporanea al tempo stesso. Partiamo allora dal nome, “Donnafugata”, letteralmente “donna in fuga”, che fa riferimento alla storia della moglie dell’Imperatore Ferdinando IV di Borbone, la regina Maria Carolina, la quale all’inizio del XIX secolo, quando a Napoli arrivarono le truppe napoleoniche, fuggì verso la Sicilia, trovando rifugio proprio dove attualmente si trovano i vigneti aziendali. Vigneti che oggi raggiungono un’estensione di 410 ettari in produzione, condotti in maniera sostenibile ed estremamente rispettosa dell’ambiente. Rispetto dell’ambiente e della natura che si ritrova anche in cantina, dove i processi lavorativi e l’uso delle tecnologie tutelano al massimo l’integrità delle uve, dei mosti e dei vini. Oggi, a oltre trent’anni di distanza dal quel lontano 1983 - anno di nascita dell’azienda - Donnafugata abbraccia tutte le grandi zone di produzione della Sicilia: dalle mitiche vigne di Pantelleria alle antiche cantine di Marsala, passando per l'Etna e per Vittoria, fino alla Tenuta di Contessa Entellina, nel cuore della Sicilia Occidentale. Da qui nascono vini capaci di raccontare l’incredibile universo sensoriale siciliano. Bianchi, Rossi, Rosati, Dolci e Spumanti: quelli etichettati “Donnafugata” sono vini caratterizzati da una qualità impeccabile, grazie a un processo produttivo, dalla vigna alla cantina, che viene seguito scrupolosamente in ogni minimo dettaglio. Non è un caso quindi che vini come il Passito di Pantelleria “Ben Ryé”, il “Chiarandà” o il “Mille e una notte”, ma anche l’“Anthìlia”, il “Lumera” e il “Sedàra”, abbiano letteralmente segnato i gusti di generazioni di appassionati. Vini mitici, senza tempo.