Livio Felluga

Livio Felluga Sauvignon - 0.75l

Tipologia

Vino

Tipologia 2

Bianco

Alcol %

13

Formato

0.75l

Temperatura di servizio

8/10

Località

Italia - Friuli Venezia Giulia

Vitigni

Chardonnay (100%%)

Scheda tecnica Livio Felluga Sauvignon - 0.75l

Introdotto durante la dominazione asburgica, il Sauvignon si è rapidamente diffuso in tutto il territorio regionale diventando uno dei grandi classici della zona. Si tratta di un bianco fresco ed accattivante, caratterizzato da inconfondibili e molteplici profumi in cui si evidenziano note di frutta esotica, peperone giallo, foglie di pomodoro, menta, lantana e bosso. Il Colli Orientali del Friuli Sauvignon DOC 2015 di Felluga, perfetto compagno della tavola, è bianco vinificato e lasciato maturare in vasche dacciaio cui segue un breve affinamento in bottiglia.

Colore

Giallo paglierino dai riflessi verdolini

Abbinamenti

A tutto pasto, si accompagna egregiamente agli asparagi, alle minestre di verdure, ai passati di legumi e al pesce marinato.

Sapore

Note di frutto della passione, menta, ananas, pesca bianca, foglie di pomodoro e salvia aprono ad un assaggio fine e molto elegante allattacco, morbido, che sfuma in una piacevole nota acida

Profumo/Olfatto

Al naso esprime un profilo olfattivo elegante, intenso, penetrante, dalle spiccate e complesse note varietali

Cantina

Livio Felluga
Nome unico nel panorama produttivo italiano, nonché simbolo stesso di una regione e dei suoi vini, è facile intuire quanto la storia di Livio Felluga si intrecci con quella di tutto un territorio. Una storia, questa, che ha come protagonista una famiglia sopravvissuta a due guerre mondiali, la quale ha assistito al cambiamento dei confini intorno a sé, per poi decidere di stabilirsi sui dolci contrafforti delle colline del Friuli. È qui che, non lontano da Cormòns in provincia di Gorizia, Livio Felluga dovette intraprendere una nuova battaglia per far risorgere la collina, convinto che solo la rinascita della coltivazione di qualità poteva riportare la vita nella campagna friulana. Con grande coraggio cominciò a risistemare i vecchi vigneti e a impiantarne di nuovi, introducendo idee e metodi innovativi. Un lavoro duro, fatto di caparbietà e passione, che lo porteranno nel corso degli anni a creare una delle più belle e significative realtà aziendali della Penisola, acquisendo a pieno diritto il titolo unanimemente riconosciutogli di rifondatore della tradizione vitivinicola friulana. Attualmente l’azienda può contare su una vasta superficie vitata, che dalla denominazione del Collio fino ad arrivare a quella dei Colli Orientali del Friuli, copre circa 155 ettari. In vigna, le varietà che si incontrano sono sia autoctone che internazionali, per cui abbiamo il friulano e il pinot bianco, lo chardonnay e la ribolla gialla, il sauvignon blanc e il pinot grigio, il picolit e il refosco, il pignolo e il merlot. Uve che sono trasformate in quelli che vengono ormai chiamati come i “vini della carta geografica”, da sempre riprodotta in etichetta e raffigurante una vecchia mappa dei poderi aziendali. E allora ecco prendere vita il “Vertigo”, il “Nuaré” e lo “Sharis”, poi via via tutti gli altri, fino ad arrivare al “Terre Alte”: vini figli di una cantina che ancora oggi brilla per la qualità e per il carattere territoriale che riesce a esprimere, vera e propria ambasciatrice dei migliori bianchi friulani - e quindi italiani - in tutto il mondo.